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gni vino ha una temperatura ideale di servizio, alla quale darà il meglio di sé
La regola generale da seguire è che:
- i vini bianchi devono essere serviti tra i 10°e 12°;
- i vini rossi tra i 14° e 18°.
VINI BIANCHI
Sono più acidi rispetto ai rossi, quindi contengono quantità più ridotte di tannini, gli agenti che provocano quella famosa sensazione di astringenza. Le bevande acide, quindi i vini bianchi, si gustano meglio a basse temperature.
Si varia dai 10° per i vini giovani e aromatici ai 12° per quelli più strutturati e meno aromatici. I vini maturi, con qualche annetto di invecchiamento alle spalle si servono ad una temperatura che si aggira intorno ai 14°.
Se si serve un vino bianco ad una temperatura elevata si rischia di provocare una sensazione eccessiva di dolcezza, a discapito di acidità e sapidità.
VINI ROSSI E ROSATI
I vini rosati rappresentano una via di mezzo tra bianchi e rossi, e si devono quindi servire a temperature variabili:
- Se sono giovani e leggeri la temperatura corretta si aggira tra i 10° e i 12°;
- Se sono corposi e strutturati si preferiscono i 14°.
I vini rossi sono i più difficili, la tannicità cambia da bottiglia a bottiglia, ma in via generale sono quelli da servire a temperature più elevate.
Vediamo nel dettaglio.
- I vini rossi giovani e poveri di tannini, come i vini novelli, si servono ad una temperatura che varia dai 12° ai 14°;
- I vini rossi giovani si servono tra i 14° e 15°;
- quelli corposi e caratterizzati da maggiore tannicità risultano gradevoli se serviti a 16°;
- I vini invecchiati, corposi e intensi si possono servire, in via eccezionale anche a 18° e 19°.